Fare lead generation significa acquisire contatti di potenziali clienti, raccogliendo i loro indirizzi email e/o i numeri di telefono, insieme a nomi ed eventuali altri dati. Logicamente, più sono i dati che riusciamo a raccogliere e meglio è.
In questo modo possiamo fare una prima scrematura del nostro pubblico, distinguendo le persone che sono potenzialmente interessate ad acquistare da quelle che non lo sono. Dopodiché potremo andare a coltivare questi interessati in modi diversi, per fare in modo che il loro semplice interesse si trasformi davvero in acquisti.
Il primo step che dobbiamo affrontare, però, è già abbastanza ostico. Dobbiamo convincere dei perfetti sconosciuti a lasciarci i loro dati di contatto, in un mondo sempre più pieno di spam e di preoccupazioni per la privacy.
Ed è proprio in questo nuovo contesto di internet, che non è più il far west dei primi anni 2000, che emergono i bravi marketer. I bravi marketer, puoi giurarci, riescono ancora a collezionare indirizzi email come fossero francobolli; qui ti spiego quali sono le loro tecniche, e come puoi usarle per la tua azienda.
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Crea un lead magnet che fa brillare gli occhi
Il primo motivo per cui non stai riuscendo a ricevere lead è che non offri nulla in cambio a chi ti lascia i dati di contatto. Sii sincero: hai mai ricevuto una mail di spam? E come ti fa sentire quando ne vedi dieci, una in fila all’altra? Le persone cercano di lasciare i loro dati in giro il meno possibile, per evitare di ricevere ondate di messaggi inutili.
Quel che devi fare, prima di tutto, è convincerle che tu non vuoi i loro dati di contatto per rompere le scatole. Vuoi inviare loro dei contenuti di valore, utili, di quelli che ti fanno svegliare bene quando li trovi nella posta in arrivo la mattina.
Ed il modo migliore per farlo è creare un lead magnet efficace, cioè un qualcosa che gli utenti riceveranno gratuitamente subito dopo averti lasciato la loro mail. Può essere:
- Un PDF gratuito con informazioni e analisi utili
- Una serie di video in cui sono spiegati concetti interessanti e inerenti al settore della tua azienda
- Dei casi studio di come altre persone hanno usato i tuoi prodotti per risolvere i loro problemi
- Un appuntamento gratuito in sede o una consulenza gratis con i tuoi commerciali
Può essere qualunque cosa, l’importante è che sia funzionale. Il lead magnet è il tuo ariete da sfondamento, la palla demolitrice che deve fare breccia nella diffidenza dei potenziali clienti.
E non basta crearlo: una volta che lo hai, spiega di fianco a tutte le tue pagine di opt-in (o dovunque tu raccolga le mail delle persone) che questo bonus esiste. Rendilo molto evidente, perché è il primo motivo per cui le persone vorranno iscriversi alla tua mailing list, ed eventualmente lasciarti il loro numero di telefono.
Crea delle campagne apposite
Se vuoi raccogliere dati di contatto in modo efficace e prevedibile, devi sponsorizzare il tuo lead magnet con delle campagne fatte apposta. In queste campagne, che puoi far girare sui principali canali online (l’universo di Facebook, quello di Google ed il native advertising), dovresti usare un approccio di questo tipo:
- Nell’inserzione spieghi perché il tuo lead magnet è utile e di valore per chiunque lo riceva. Ricorda anche alle persone che riceverlo è gratis;
- Nella tua pagina di opt-in, o detta male “La landing page dove raccogli le email“, inserisci in più punti il modulo che le persone devono riempire per lasciarti i loro dati. Continua ad approfittare dello spazio illimitato della tua pagina parlando ancora del lead magnet, delle opinioni dei tuoi clienti, di quanto ti impegni a non inviare spam a nessuno, e così via.
- Da ultimo, connetti il tuo lead magnet al modulo. Il tuo autorisponditore, cioè il software che usi per inviare le email, dovrebbe avere già delle funzionalità per fare questa cosa in modo semplice. Una volta collegate le due cose, chiunque compili quel modulo riceverà via mail il tuo lead magnet.
Il pie’di pagina e i suoi misteri
Al fondo dei post sul tuo blog aziendale, in fondo alle pagine dei tuoi servizi, in ogni punto del tuo sito web, c’è sempre una dolce fetta di pagina che si trova in un posto un po’scomodo. Parliamo di quello spazio tra la fine del contenuto della pagina e il footer (il footer è dove, in teoria, ci sono gli estremi della tua azienda e il link alla privacy policy).
Recupera quello spazio per inserire un piccolo modulo dove spieghi cosa ricevono gli iscritti alla tua mailing list, e inserisci un form di contatto. Ti sembrerà strano, ma le persone si registrano alle newsletter dai posti più improbabili di un sito web.
Magari hanno visto un prodotto che reputano interessante e vogliono sapere di più sulla tua realtà; magari hanno visto la homepage, e vogliono andare più a fondo; il blog, poi, è un volano di lead mica da ridere. Per questo dovresti seminare e innaffiare i form di contatto in quello spazio alla fine di ogni pagina.
Se non fai test, non fa testo
Sia le campagne pubblicitarie di lead generation, che le pagine di opt-in, i lead magnet e i moduli di contatto possono essere migliorati. Sempre, non importa quanto stiano convertendo adesso. C’è sempre un colore che funziona meglio, un testo più efficace, o un lead magnet più interessante.
Non dovresti mai accontentarti dei risultati che stai ottenendo. Nel web marketing in generale, e ancora di più nella lead generation. Anche se lo ripetiamo sempre, fino allo sfinimento, cogliamo ancora una volta l’occasione per ricordarti quanto è importante fare continui test.
E sai che cos’altro è importante? Avere un copy da paura che spinga le persone a cliccare su quelle inserzioni, a lasciare i propri dati e ad aprire le tue email. Qui è dove, se vuoi, entra in gioco la squadra di Letmecopy. Se ti interessa passare da una manciata ad un camion telonato da 13,60 metri per 12 tonnellate di lead interessati a ciò che fai, devi solo farci un fischio.